L'altra faccia della luna di Sergio Barbesta Indice della raccolta: Momenti di follia Aquilone nella nebbia Questo amore Dove sei... Genesi di un amore Astronauta Odore di fragola Oltre il sogno Eclissi di sole Quello che amo di te Milano, 26 Ottobre 1992 Momenti di follia. Tracciare dei segni su un foglio che assomiglino a parole, per poi lasciare tutto al caso, che dia loro un significato, un ordine, una parvenza di realtà e poi vederle , strappare al mondo le sue leggi, le sue regole, e nutrirsi di assurdo, di fantasia. E cercare più che la logica la musicalità degli accostamenti, l'armonia del caso, gli accordi fra le parole, l'assonanza delle desinenze. Gettare al vento anche l'ultimo lampo di coscienza, per immergersi nel sogno, nel baratro della memoria e godere dell'imprevisto dell'ignoto, delle sue mille facce senza volto prigioniere nel buio dell'anima che strazia, che consola. Inebriarsi di ogni attimo perduto nei labirinti della mente far di tutto per non uscirne per non spezzare il filo che ci tiene sospesi al di sopra delle verità delle menzogne, delle loro subdole sfumature. Nutrirsi di follia cercare la spontaneità in ogni gesto in ogni sentimento dimenticando lo scopo, il perché, per poi deridere un passato falso artificiale, strapparti di dosso la sporca veste dell'ipocrisia, e scoprirti nudo come il primo uomo, con tutto da inventare. Milano, 17 Novembre 1992 Aquilone nella nebbia. Non lo vedi volare, è lassù, ma come è possibile non lo vedi? Per te è tutto così facile, vorrei avere le tue certezze, a te basta quel filo legato al polso per crederci. Del resto che ti importa non c'è nulla di certo nella vita a cominciare dalla vita stessa, amo vivere di sogni mi basta questo filo e un mattino di nebbia per sognare ad occhi aperti non devo neanche correre e sudare tanto è lassù da qualche parte è legato a me! E se quel filo si spezzasse... L'aquilone continuerebbe a volare! Come fai a dirlo? Dimostrami il contrario... Sei pazzo è inutile star qui a parlare con te, non ti capisco sei pazzo non ho tempo da perdere è tutto così assurdo così irreale. Parli della tua o della mia realtà di quella che tocchi o quella che hai nella tua mente nella tua immaginazione, forse è questa nebbia forse è quello che ci sta dietro forse è la mia anima nascosta su da qualche parte. Ma tu chi sei veramente, vivi solo di sogni? E tu di cosa vivi...? Milano, 23 Ottobre 1992 Questo amore. Questo amore, che esplode dentro al cuore quando incrocia il tuo sguardo, che dentro ai tuoi occhi ha paura di naufragare, che vive di ogni tuo sorriso e con il tuo sorriso cresce, diventa adulto. Così vero, come è vera la terra su cui sono sdraiato e che stringo fra le mani, così fragile, come le ali di una farfalla sbattuta dal vento, così tenero, come la carezza di una madre al proprio bimbo, così violento, come il mare quando il mare è violento. Questo amore, che vorrebbe prenderti per mano, e tuffarsi dentro ad un tramonto di seta e nuvole di cotone, che vorrebbe piangere, urlare, gridare la sua felicità, soffocare dentro al petto la sua disperazione. Questo amore, tradito, ingannato, ferito, che confonde la notte con il giorno, perché non dorme mai la notte, questo amore sospeso al di fuori del tempo, perché il tempo potrebbe consumarlo. Questo amore, che si aggrappa con le unghie, per paura di precipitare e schiantarsi al suolo, così timido, così insicuro, eppure così sincero, questo amore, che strappa le sue catene e si nutre di libertà, di follia. Questo amore, antico come l'universo, padrone dell'uomo, schiavo del suo corpo, che muove le onde del mare e fa cadere le stelle. Questo amore... Milano, 27 Ottobre 1992 Dove sei... E' forse nel pianto la forza di un uomo..., credo in un Dio che non vedo non nel destino, il futuro non é scritto nelle pieghe delle mani, ma con le mie mani posso costruirlo, non posso credere che la mia vita sia legata ad una stella con un filo invisibile insieme a quella di tanta altra gente così diversa da me. Ogni uomo é un pianeta, l'unica cosa che abbiamo in comune è che respiro la tua aria, il tuo tempo é il mio e null'altro. Quante volte mi hai sorpreso a testa in su a guardare le stelle: chissà quanti occhi ha l'universo, quante volte le mie lacrime hanno bagnato il tuo collo quante altre ti ho stretto tra le mie braccia per paura di perderti con il fuoco ho chiuso le ferite ancora aperte; adesso dove sei... cerco i tuoi occhi, ma nessuno qui ti guarda più in faccia, cerco il tuo sorriso, ma é strano sembra che la gente non sorrida più. Dove sono i tuoi riccioli sul cuscino, tra le mie labbra, i tuoi piedi di marmo da scaldare, dov'è la ragazza che fermava la gente per strada e diceva: "Guarda che bel tramonto, non é straordinario!" Il tuo specchio si é rotto, guardami negli occhi e dimmi cosa vedi, se il tuo viso o il fondo della mia anima. All'improvviso sembra che l'acqua di questo fiume scorra verso la sorgente, vorrei che il tempo le corresse accanto, quanto ci vorrà perché mi riporti indietro a quel giorno, forse era ieri o forse un anno fa, che importa so solamente che é passato, ma é sciocco parlar del tempo, fermarlo adesso non avrebbe più alcuna importanza, a che servirebbe ora, é troppo tardi... Milano, 16 Marzo 1993 Genesi di un amore. Uno sguardo, chiudo gli occhi, un profumo una carezza il ricordo, due corpi, due labbra calde apro gli occhi, un sorriso, è tutto qui in quest'istante, non può finire, lo senti, ci trascina via impotenti, immobili la notte ci prende, senza far rumore quanto sono grandi le sue braccia? Sono le tue, sono le mie... Due corpi, all'improvviso un corpo solo... e un'anima, lì accanto, a fare da cuscino. Milano, 22 Marzo 1994 Astronauta. Ho visto il mondo di lassù era così piccolo che veniva voglia di prenderlo a calci, il silenzio era così assordante che sentivo l'eco dei miei pensieri mi scoppiava la testa. Ormai è più di un anno che parlo con la mia ombra, è così assurdo con tutto questo spazio intorno, io, eroe di un popolo che mi ha già dimenticato e che non sento più mio, chiuso qui in un monolocale senza servizi a rincorrere col retino delle farfalle stronzi galleggianti e a pisciare in un bidone aspiratutto. Non riesco più a capire che differenza passi tra la notte e il giorno, qui sul mio pianeta di nove metri quadri la notte non esiste non ho più la cognizione del tempo, all'inizio mi sentivo il padrone del mondo, così potente da poterlo stringere fra le mani, ma in fondo, a pensarci bene, io e tutti voi laggiù siamo solo naufraghi nell'universo e come foglie al vento possiamo solo farci trasportare... In tutto questo vuoto rischio di annegare e allora chiudo gli occhi e sogno, grido il tuo nome e nella Via Lattea vedo il tuo sorriso... Poco fa da terra mi è arrivato un messaggio radio: "Oggi è l'ultimo dell'anno, bravo ce l'hai fatta il record è battuto stiamo preparando i festeggiamenti qui si parla solo di te, ora puoi tornare, chiedi qualsiasi cosa e te la faremo trovare..." Ho solo bisogno di due braccia che mi stringano la luna già ce l'ho cos'altro potrei desiderare... Sondrio, 26 Giugno 1995 Odore di fragola. Odore di fragola sulle tue nude spalle, sulla tua schiena pallida, tra le tue cosce calde, sul tuo sedere immobile, sulla caviglia candida, sul collo inafferrabile, sulla tua bocca languida. Sapore di fragola sulle tue labbra acerbe, sul tuo sorriso nuovo, sul copriletto verde, su quel tuo seno sodo lo sguardo mio si perde. Profumo di fragola sul fiore che ho rubato, su questi quattro versi, su tutto il mio passato, sui tuoi collant dispersi, nell'aria del mattino, in questo sogno folle, sul vecchio comodino, sul materasso a molle. Odore di fragola in questa vecchia stanza sulle tendine a fiori sulla tua dolce danza sulla TV a colori che non ho mai acceso sugli iris alla parete su tutto il tempo speso sulle tue lunghe dita sulla tua lingua rosa su tutta la mia vita su te che sei mia sposa... Sondrio, 4 Agosto 1995 Oltre il sogno. Provate a spiegarmi cos'è l'amore, ho giocato con gli occhi di una ragazza, mi sono perso nelle pieghe del suo collo, ho volato come una farfalla seguendo il suo profumo... ma il mattino mi ha ingoiato con le sue nebbie, ho corso su strade appena bagnate dalla pioggia sulle tracce del sogno che facevo da bambino e ancora mi incatena... Sotto la pelle ho cercato il tuo nome, i petali sul tuo seno hanno disegnato un volto che non conosco... gioco a dadi con la mia vita, potrei avere più fortuna, scopro che qualcuno ha truccato le sue facce... Vorrei aprire quella porta, mi accorgo che non ha maniglie, potrei girarci intorno, non ho il tempo di pensare un vento caldo mi trascina via... Milano, 31 Maggio 2003 Eclissi di sole Ho mille occhi intorno a me, cerco la mia anima... E' sempre alle mie spalle... Vorrei entrarci per la via più breve, scoprire il mistero che è dentro me Forse è una via senza ritorno? Se arrivassi al centro dell'anima... non ci sarebbe nulla che potrebbe portarmi indietro... Ne sono sicuro... mi perderei in mille ricordi, in mille sorrisi, nelle persone che ho amato che porto dentro di me, che sono più vitali dei miei organi, che mi permettono di respirare, di muovermi, di gridare al mondo che sono vivo... Ho ripercorso quella strada, quando sarò alla fine sarà ora di tornare e sarò libero... libero dai miei ricordi, ognuno di quei luoghi è un po' mio, c'è ancora la nostra impronta sulla sabbia, la nostra voce è nel vento, le mie lacrime perle amare tra le onde. Nulla si crea e nulla si distrugge! Spesso mi chiedo dove nasce il nostro Amore, cosa ci da la forza ogni volta di ricominciare... E, soprattuto, dove va a finire il nostro Amore... Forse assume altre forme...? è il combustibile dell'Universo, ciò che continua a far girare il mondo o si trasforma semplicemente in pioggia e rugiada e bagna la nostra pelle... No, non credo, non mi libererò mai da quei ricordi, come l'Amore non si distrugge, i ricordi saranno sempre parte di me, non rinnegherò mai me stesso, Ma saranno pensieri dolci, che mi aiuteranno a sorridere, ad attraversare la notte... Questa eclissi di sole mi aiuterà a mettere a fuoco un'altra stella E un altro viaggio mi porta già lontano... Novate Milanese, 16 Febbraio 2003 Quello che amo di te - (Solo audio) Ascolta la poesia - (Formato Mp3) Esprimete la vostra opinione sulle poesie Indirizzo E-Mail: Queste poesie mi son piaciute: Per nulla Poco Molto Moltissimo Voi siete: Un lettore occasionale Un lettore abituale Non risponde Commenti: Visualizza le preferenze dei lettori Per partecipare al nostro "Angolo della Poesia" è sufficiente compilare il modulo di adesione alla nostra rubrica e quindi potrete inviarci i vostri scritti. Scopo della rubrica è anche quello di dare la possibilità a nuovi autori di farsi conoscere al grande pubblico. Le vostre opere saranno pubblicate appena possibile. Partecipate ad uno dei nostri romanzi interattivi ed ipertestuali scritti a più mani! Visitate la nostra raccolta di gif animate dove potrete scaricare in comodi file compressi numerose risorse grafiche per dare un tocco di originalità alle vostre pagine. Visitate la nostra raccolta di sfondi dove potrete scaricare in comodi file compressi numerose background per abbellire le vostre pagine. Scaricate dalla nostra Area Multimedia i file midi per associare dei motivi musicali alle vostre pagine web ed alle vostre poesie. Data di pubblicazione 23/2/97 - Ultimo aggiornamento 31/05/2003 Spedite le vostre poesie a: staff1@calypso.it
Indice della raccolta:
Milano, 26 Ottobre 1992 Momenti di follia. Tracciare dei segni su un foglio che assomiglino a parole, per poi lasciare tutto al caso, che dia loro un significato, un ordine, una parvenza di realtà e poi vederle , strappare al mondo le sue leggi, le sue regole, e nutrirsi di assurdo, di fantasia. E cercare più che la logica la musicalità degli accostamenti, l'armonia del caso, gli accordi fra le parole, l'assonanza delle desinenze. Gettare al vento anche l'ultimo lampo di coscienza, per immergersi nel sogno, nel baratro della memoria e godere dell'imprevisto dell'ignoto, delle sue mille facce senza volto prigioniere nel buio dell'anima che strazia, che consola. Inebriarsi di ogni attimo perduto nei labirinti della mente far di tutto per non uscirne per non spezzare il filo che ci tiene sospesi al di sopra delle verità delle menzogne, delle loro subdole sfumature. Nutrirsi di follia cercare la spontaneità in ogni gesto in ogni sentimento dimenticando lo scopo, il perché, per poi deridere un passato falso artificiale, strapparti di dosso la sporca veste dell'ipocrisia, e scoprirti nudo come il primo uomo, con tutto da inventare. Milano, 17 Novembre 1992 Aquilone nella nebbia. Non lo vedi volare, è lassù, ma come è possibile non lo vedi? Per te è tutto così facile, vorrei avere le tue certezze, a te basta quel filo legato al polso per crederci. Del resto che ti importa non c'è nulla di certo nella vita a cominciare dalla vita stessa, amo vivere di sogni mi basta questo filo e un mattino di nebbia per sognare ad occhi aperti non devo neanche correre e sudare tanto è lassù da qualche parte è legato a me! E se quel filo si spezzasse... L'aquilone continuerebbe a volare! Come fai a dirlo? Dimostrami il contrario... Sei pazzo è inutile star qui a parlare con te, non ti capisco sei pazzo non ho tempo da perdere è tutto così assurdo così irreale. Parli della tua o della mia realtà di quella che tocchi o quella che hai nella tua mente nella tua immaginazione, forse è questa nebbia forse è quello che ci sta dietro forse è la mia anima nascosta su da qualche parte. Ma tu chi sei veramente, vivi solo di sogni? E tu di cosa vivi...? Milano, 23 Ottobre 1992 Questo amore. Questo amore, che esplode dentro al cuore quando incrocia il tuo sguardo, che dentro ai tuoi occhi ha paura di naufragare, che vive di ogni tuo sorriso e con il tuo sorriso cresce, diventa adulto. Così vero, come è vera la terra su cui sono sdraiato e che stringo fra le mani, così fragile, come le ali di una farfalla sbattuta dal vento, così tenero, come la carezza di una madre al proprio bimbo, così violento, come il mare quando il mare è violento. Questo amore, che vorrebbe prenderti per mano, e tuffarsi dentro ad un tramonto di seta e nuvole di cotone, che vorrebbe piangere, urlare, gridare la sua felicità, soffocare dentro al petto la sua disperazione. Questo amore, tradito, ingannato, ferito, che confonde la notte con il giorno, perché non dorme mai la notte, questo amore sospeso al di fuori del tempo, perché il tempo potrebbe consumarlo. Questo amore, che si aggrappa con le unghie, per paura di precipitare e schiantarsi al suolo, così timido, così insicuro, eppure così sincero, questo amore, che strappa le sue catene e si nutre di libertà, di follia. Questo amore, antico come l'universo, padrone dell'uomo, schiavo del suo corpo, che muove le onde del mare e fa cadere le stelle. Questo amore... Milano, 27 Ottobre 1992 Dove sei... E' forse nel pianto la forza di un uomo..., credo in un Dio che non vedo non nel destino, il futuro non é scritto nelle pieghe delle mani, ma con le mie mani posso costruirlo, non posso credere che la mia vita sia legata ad una stella con un filo invisibile insieme a quella di tanta altra gente così diversa da me. Ogni uomo é un pianeta, l'unica cosa che abbiamo in comune è che respiro la tua aria, il tuo tempo é il mio e null'altro. Quante volte mi hai sorpreso a testa in su a guardare le stelle: chissà quanti occhi ha l'universo, quante volte le mie lacrime hanno bagnato il tuo collo quante altre ti ho stretto tra le mie braccia per paura di perderti con il fuoco ho chiuso le ferite ancora aperte; adesso dove sei... cerco i tuoi occhi, ma nessuno qui ti guarda più in faccia, cerco il tuo sorriso, ma é strano sembra che la gente non sorrida più. Dove sono i tuoi riccioli sul cuscino, tra le mie labbra, i tuoi piedi di marmo da scaldare, dov'è la ragazza che fermava la gente per strada e diceva: "Guarda che bel tramonto, non é straordinario!" Il tuo specchio si é rotto, guardami negli occhi e dimmi cosa vedi, se il tuo viso o il fondo della mia anima. All'improvviso sembra che l'acqua di questo fiume scorra verso la sorgente, vorrei che il tempo le corresse accanto, quanto ci vorrà perché mi riporti indietro a quel giorno, forse era ieri o forse un anno fa, che importa so solamente che é passato, ma é sciocco parlar del tempo, fermarlo adesso non avrebbe più alcuna importanza, a che servirebbe ora, é troppo tardi... Milano, 16 Marzo 1993 Genesi di un amore. Uno sguardo, chiudo gli occhi, un profumo una carezza il ricordo, due corpi, due labbra calde apro gli occhi, un sorriso, è tutto qui in quest'istante, non può finire, lo senti, ci trascina via impotenti, immobili la notte ci prende, senza far rumore quanto sono grandi le sue braccia? Sono le tue, sono le mie... Due corpi, all'improvviso un corpo solo... e un'anima, lì accanto, a fare da cuscino. Milano, 22 Marzo 1994 Astronauta. Ho visto il mondo di lassù era così piccolo che veniva voglia di prenderlo a calci, il silenzio era così assordante che sentivo l'eco dei miei pensieri mi scoppiava la testa. Ormai è più di un anno che parlo con la mia ombra, è così assurdo con tutto questo spazio intorno, io, eroe di un popolo che mi ha già dimenticato e che non sento più mio, chiuso qui in un monolocale senza servizi a rincorrere col retino delle farfalle stronzi galleggianti e a pisciare in un bidone aspiratutto. Non riesco più a capire che differenza passi tra la notte e il giorno, qui sul mio pianeta di nove metri quadri la notte non esiste non ho più la cognizione del tempo, all'inizio mi sentivo il padrone del mondo, così potente da poterlo stringere fra le mani, ma in fondo, a pensarci bene, io e tutti voi laggiù siamo solo naufraghi nell'universo e come foglie al vento possiamo solo farci trasportare... In tutto questo vuoto rischio di annegare e allora chiudo gli occhi e sogno, grido il tuo nome e nella Via Lattea vedo il tuo sorriso... Poco fa da terra mi è arrivato un messaggio radio: "Oggi è l'ultimo dell'anno, bravo ce l'hai fatta il record è battuto stiamo preparando i festeggiamenti qui si parla solo di te, ora puoi tornare, chiedi qualsiasi cosa e te la faremo trovare..." Ho solo bisogno di due braccia che mi stringano la luna già ce l'ho cos'altro potrei desiderare... Sondrio, 26 Giugno 1995 Odore di fragola. Odore di fragola sulle tue nude spalle, sulla tua schiena pallida, tra le tue cosce calde, sul tuo sedere immobile, sulla caviglia candida, sul collo inafferrabile, sulla tua bocca languida. Sapore di fragola sulle tue labbra acerbe, sul tuo sorriso nuovo, sul copriletto verde, su quel tuo seno sodo lo sguardo mio si perde. Profumo di fragola sul fiore che ho rubato, su questi quattro versi, su tutto il mio passato, sui tuoi collant dispersi, nell'aria del mattino, in questo sogno folle, sul vecchio comodino, sul materasso a molle. Odore di fragola in questa vecchia stanza sulle tendine a fiori sulla tua dolce danza sulla TV a colori che non ho mai acceso sugli iris alla parete su tutto il tempo speso sulle tue lunghe dita sulla tua lingua rosa su tutta la mia vita su te che sei mia sposa... Sondrio, 4 Agosto 1995 Oltre il sogno. Provate a spiegarmi cos'è l'amore, ho giocato con gli occhi di una ragazza, mi sono perso nelle pieghe del suo collo, ho volato come una farfalla seguendo il suo profumo... ma il mattino mi ha ingoiato con le sue nebbie, ho corso su strade appena bagnate dalla pioggia sulle tracce del sogno che facevo da bambino e ancora mi incatena... Sotto la pelle ho cercato il tuo nome, i petali sul tuo seno hanno disegnato un volto che non conosco... gioco a dadi con la mia vita, potrei avere più fortuna, scopro che qualcuno ha truccato le sue facce... Vorrei aprire quella porta, mi accorgo che non ha maniglie, potrei girarci intorno, non ho il tempo di pensare un vento caldo mi trascina via... Milano, 31 Maggio 2003 Eclissi di sole Ho mille occhi intorno a me, cerco la mia anima... E' sempre alle mie spalle... Vorrei entrarci per la via più breve, scoprire il mistero che è dentro me Forse è una via senza ritorno? Se arrivassi al centro dell'anima... non ci sarebbe nulla che potrebbe portarmi indietro... Ne sono sicuro... mi perderei in mille ricordi, in mille sorrisi, nelle persone che ho amato che porto dentro di me, che sono più vitali dei miei organi, che mi permettono di respirare, di muovermi, di gridare al mondo che sono vivo... Ho ripercorso quella strada, quando sarò alla fine sarà ora di tornare e sarò libero... libero dai miei ricordi, ognuno di quei luoghi è un po' mio, c'è ancora la nostra impronta sulla sabbia, la nostra voce è nel vento, le mie lacrime perle amare tra le onde. Nulla si crea e nulla si distrugge! Spesso mi chiedo dove nasce il nostro Amore, cosa ci da la forza ogni volta di ricominciare... E, soprattuto, dove va a finire il nostro Amore... Forse assume altre forme...? è il combustibile dell'Universo, ciò che continua a far girare il mondo o si trasforma semplicemente in pioggia e rugiada e bagna la nostra pelle... No, non credo, non mi libererò mai da quei ricordi, come l'Amore non si distrugge, i ricordi saranno sempre parte di me, non rinnegherò mai me stesso, Ma saranno pensieri dolci, che mi aiuteranno a sorridere, ad attraversare la notte... Questa eclissi di sole mi aiuterà a mettere a fuoco un'altra stella E un altro viaggio mi porta già lontano... Novate Milanese, 16 Febbraio 2003 Quello che amo di te - (Solo audio) Ascolta la poesia - (Formato Mp3) Esprimete la vostra opinione sulle poesie Indirizzo E-Mail: Queste poesie mi son piaciute: Per nulla Poco Molto Moltissimo Voi siete: Un lettore occasionale Un lettore abituale Non risponde Commenti: Visualizza le preferenze dei lettori Per partecipare al nostro "Angolo della Poesia" è sufficiente compilare il modulo di adesione alla nostra rubrica e quindi potrete inviarci i vostri scritti. Scopo della rubrica è anche quello di dare la possibilità a nuovi autori di farsi conoscere al grande pubblico. Le vostre opere saranno pubblicate appena possibile. Partecipate ad uno dei nostri romanzi interattivi ed ipertestuali scritti a più mani! Visitate la nostra raccolta di gif animate dove potrete scaricare in comodi file compressi numerose risorse grafiche per dare un tocco di originalità alle vostre pagine. Visitate la nostra raccolta di sfondi dove potrete scaricare in comodi file compressi numerose background per abbellire le vostre pagine. Scaricate dalla nostra Area Multimedia i file midi per associare dei motivi musicali alle vostre pagine web ed alle vostre poesie. Data di pubblicazione 23/2/97 - Ultimo aggiornamento 31/05/2003 Spedite le vostre poesie a: staff1@calypso.it
Momenti di follia.
Tracciare dei segni su un foglio che assomiglino a parole, per poi lasciare tutto al caso, che dia loro un significato, un ordine, una parvenza di realtà e poi vederle , strappare al mondo le sue leggi, le sue regole, e nutrirsi di assurdo, di fantasia. E cercare più che la logica la musicalità degli accostamenti, l'armonia del caso, gli accordi fra le parole, l'assonanza delle desinenze. Gettare al vento anche l'ultimo lampo di coscienza, per immergersi nel sogno, nel baratro della memoria e godere dell'imprevisto dell'ignoto, delle sue mille facce senza volto prigioniere nel buio dell'anima che strazia, che consola. Inebriarsi di ogni attimo perduto nei labirinti della mente far di tutto per non uscirne per non spezzare il filo che ci tiene sospesi al di sopra delle verità delle menzogne, delle loro subdole sfumature. Nutrirsi di follia cercare la spontaneità in ogni gesto in ogni sentimento dimenticando lo scopo, il perché, per poi deridere un passato falso artificiale, strapparti di dosso la sporca veste dell'ipocrisia, e scoprirti nudo come il primo uomo, con tutto da inventare.
Milano, 17 Novembre 1992
Aquilone nella nebbia. Non lo vedi volare, è lassù, ma come è possibile non lo vedi? Per te è tutto così facile, vorrei avere le tue certezze, a te basta quel filo legato al polso per crederci. Del resto che ti importa non c'è nulla di certo nella vita a cominciare dalla vita stessa, amo vivere di sogni mi basta questo filo e un mattino di nebbia per sognare ad occhi aperti non devo neanche correre e sudare tanto è lassù da qualche parte è legato a me! E se quel filo si spezzasse... L'aquilone continuerebbe a volare! Come fai a dirlo? Dimostrami il contrario... Sei pazzo è inutile star qui a parlare con te, non ti capisco sei pazzo non ho tempo da perdere è tutto così assurdo così irreale. Parli della tua o della mia realtà di quella che tocchi o quella che hai nella tua mente nella tua immaginazione, forse è questa nebbia forse è quello che ci sta dietro forse è la mia anima nascosta su da qualche parte. Ma tu chi sei veramente, vivi solo di sogni? E tu di cosa vivi...?
Questo amore.
Questo amore, che esplode dentro al cuore quando incrocia il tuo sguardo, che dentro ai tuoi occhi ha paura di naufragare, che vive di ogni tuo sorriso e con il tuo sorriso cresce, diventa adulto. Così vero, come è vera la terra su cui sono sdraiato e che stringo fra le mani, così fragile, come le ali di una farfalla sbattuta dal vento, così tenero, come la carezza di una madre al proprio bimbo, così violento, come il mare quando il mare è violento. Questo amore, che vorrebbe prenderti per mano, e tuffarsi dentro ad un tramonto di seta e nuvole di cotone, che vorrebbe piangere, urlare, gridare la sua felicità, soffocare dentro al petto la sua disperazione. Questo amore, tradito, ingannato, ferito, che confonde la notte con il giorno, perché non dorme mai la notte, questo amore sospeso al di fuori del tempo, perché il tempo potrebbe consumarlo. Questo amore, che si aggrappa con le unghie, per paura di precipitare e schiantarsi al suolo, così timido, così insicuro, eppure così sincero, questo amore, che strappa le sue catene e si nutre di libertà, di follia. Questo amore, antico come l'universo, padrone dell'uomo, schiavo del suo corpo, che muove le onde del mare e fa cadere le stelle. Questo amore...
Milano, 27 Ottobre 1992
Dove sei...
E' forse nel pianto la forza di un uomo..., credo in un Dio che non vedo non nel destino, il futuro non é scritto nelle pieghe delle mani, ma con le mie mani posso costruirlo, non posso credere che la mia vita sia legata ad una stella con un filo invisibile insieme a quella di tanta altra gente così diversa da me. Ogni uomo é un pianeta, l'unica cosa che abbiamo in comune è che respiro la tua aria, il tuo tempo é il mio e null'altro. Quante volte mi hai sorpreso a testa in su a guardare le stelle: chissà quanti occhi ha l'universo, quante volte le mie lacrime hanno bagnato il tuo collo quante altre ti ho stretto tra le mie braccia per paura di perderti con il fuoco ho chiuso le ferite ancora aperte; adesso dove sei... cerco i tuoi occhi, ma nessuno qui ti guarda più in faccia, cerco il tuo sorriso, ma é strano sembra che la gente non sorrida più. Dove sono i tuoi riccioli sul cuscino, tra le mie labbra, i tuoi piedi di marmo da scaldare, dov'è la ragazza che fermava la gente per strada e diceva: "Guarda che bel tramonto, non é straordinario!" Il tuo specchio si é rotto, guardami negli occhi e dimmi cosa vedi, se il tuo viso o il fondo della mia anima. All'improvviso sembra che l'acqua di questo fiume scorra verso la sorgente, vorrei che il tempo le corresse accanto, quanto ci vorrà perché mi riporti indietro a quel giorno, forse era ieri o forse un anno fa, che importa so solamente che é passato, ma é sciocco parlar del tempo, fermarlo adesso non avrebbe più alcuna importanza, a che servirebbe ora, é troppo tardi...
Milano, 16 Marzo 1993
Genesi di un amore.
Uno sguardo, chiudo gli occhi, un profumo una carezza il ricordo, due corpi, due labbra calde apro gli occhi, un sorriso, è tutto qui in quest'istante, non può finire, lo senti, ci trascina via impotenti, immobili la notte ci prende, senza far rumore quanto sono grandi le sue braccia? Sono le tue, sono le mie... Due corpi, all'improvviso un corpo solo... e un'anima, lì accanto, a fare da cuscino.
Milano, 22 Marzo 1994
Astronauta.
Ho visto il mondo di lassù era così piccolo che veniva voglia di prenderlo a calci, il silenzio era così assordante che sentivo l'eco dei miei pensieri mi scoppiava la testa. Ormai è più di un anno che parlo con la mia ombra, è così assurdo con tutto questo spazio intorno, io, eroe di un popolo che mi ha già dimenticato e che non sento più mio, chiuso qui in un monolocale senza servizi a rincorrere col retino delle farfalle stronzi galleggianti e a pisciare in un bidone aspiratutto. Non riesco più a capire che differenza passi tra la notte e il giorno, qui sul mio pianeta di nove metri quadri la notte non esiste non ho più la cognizione del tempo, all'inizio mi sentivo il padrone del mondo, così potente da poterlo stringere fra le mani, ma in fondo, a pensarci bene, io e tutti voi laggiù siamo solo naufraghi nell'universo e come foglie al vento possiamo solo farci trasportare... In tutto questo vuoto rischio di annegare e allora chiudo gli occhi e sogno, grido il tuo nome e nella Via Lattea vedo il tuo sorriso... Poco fa da terra mi è arrivato un messaggio radio: "Oggi è l'ultimo dell'anno, bravo ce l'hai fatta il record è battuto stiamo preparando i festeggiamenti qui si parla solo di te, ora puoi tornare, chiedi qualsiasi cosa e te la faremo trovare..." Ho solo bisogno di due braccia che mi stringano la luna già ce l'ho cos'altro potrei desiderare...
Sondrio, 26 Giugno 1995 Odore di fragola. Odore di fragola sulle tue nude spalle, sulla tua schiena pallida, tra le tue cosce calde, sul tuo sedere immobile, sulla caviglia candida, sul collo inafferrabile, sulla tua bocca languida. Sapore di fragola sulle tue labbra acerbe, sul tuo sorriso nuovo, sul copriletto verde, su quel tuo seno sodo lo sguardo mio si perde. Profumo di fragola sul fiore che ho rubato, su questi quattro versi, su tutto il mio passato, sui tuoi collant dispersi, nell'aria del mattino, in questo sogno folle, sul vecchio comodino, sul materasso a molle. Odore di fragola in questa vecchia stanza sulle tendine a fiori sulla tua dolce danza sulla TV a colori che non ho mai acceso sugli iris alla parete su tutto il tempo speso sulle tue lunghe dita sulla tua lingua rosa su tutta la mia vita su te che sei mia sposa...
Sondrio, 4 Agosto 1995
Oltre il sogno.
Provate a spiegarmi cos'è l'amore, ho giocato con gli occhi di una ragazza, mi sono perso nelle pieghe del suo collo, ho volato come una farfalla seguendo il suo profumo... ma il mattino mi ha ingoiato con le sue nebbie, ho corso su strade appena bagnate dalla pioggia sulle tracce del sogno che facevo da bambino e ancora mi incatena... Sotto la pelle ho cercato il tuo nome, i petali sul tuo seno hanno disegnato un volto che non conosco... gioco a dadi con la mia vita, potrei avere più fortuna, scopro che qualcuno ha truccato le sue facce... Vorrei aprire quella porta, mi accorgo che non ha maniglie, potrei girarci intorno, non ho il tempo di pensare un vento caldo mi trascina via...
Se arrivassi al centro dell'anima... non ci sarebbe nulla che potrebbe portarmi indietro... Ne sono sicuro... mi perderei in mille ricordi, in mille sorrisi, nelle persone che ho amato che porto dentro di me, che sono più vitali dei miei organi, che mi permettono di respirare, di muovermi, di gridare al mondo che sono vivo...
Ho ripercorso quella strada, quando sarò alla fine sarà ora di tornare e sarò libero... libero dai miei ricordi, ognuno di quei luoghi è un po' mio, c'è ancora la nostra impronta sulla sabbia, la nostra voce è nel vento, le mie lacrime perle amare tra le onde.
Nulla si crea e nulla si distrugge! Spesso mi chiedo dove nasce il nostro Amore, cosa ci da la forza ogni volta di ricominciare... E, soprattuto, dove va a finire il nostro Amore... Forse assume altre forme...? è il combustibile dell'Universo, ciò che continua a far girare il mondo o si trasforma semplicemente in pioggia e rugiada e bagna la nostra pelle...
No, non credo, non mi libererò mai da quei ricordi, come l'Amore non si distrugge, i ricordi saranno sempre parte di me, non rinnegherò mai me stesso, Ma saranno pensieri dolci, che mi aiuteranno a sorridere, ad attraversare la notte...
Questa eclissi di sole mi aiuterà a mettere a fuoco un'altra stella E un altro viaggio mi porta già lontano...