Raccolta di poesie di Giovanni Cervaso

Raccolta di poesie

Indice della raccolta:

Ho sempre creduto L'avverso Vicino

Ultimo Strano

Ho sempre creduto

Nonostante tutto, siamo ancora qui
giriamo, saltiamo, non crediamo.
Un campo di grano davanti a noi
non l'ho mai saputo.
Forse tutto e' una grossa guerra:
ho sempre creduto che
potevo contare su di te.
L'albero non cade, la pioggia
scende sulla collina e
squilla il telefono, faccio
un aereo di carta.
Sono assuefatto, una sbronza è la mia migliora amica.
Giocavo con la mia palla,
non credevo che fossi tanto lontano.
Scendo per risalire, parlo per
tacere, in fondo ho sempre
creduto di potere contare su di te.

L'avverso

Non pensare: credi,
l'avverso è vicino.
Viaggia con la mente;
soffermati e pensa:
l'avverso è vicino.
Vivi, rifletti,
non troppo.
L'avverso è vicino:
lo è sempre stato.
e quando ti troverai
solo, perso nel dolore,
viaggia e pensa:
l'avverso è vicino.
Non scappare, non
fuggire da ciò che odi:
ama, gioca:
l'avverso è vicino.
E quando sarai felice,
soffermati e pensa:
l'avverso è lontano.

Strano

Mi sento strano, confuso,
ti sto cercando, ma non
ti trovo, neanche io
so quello che voglio
da me, dagli altri,
so che tutto è un
tradimento, l'amicizia
è una totale ipocrisia.
Non voglio affrontarti,
so che ti perderei. La
fiducia è una buona droga,
nessuno la vende.
Vorrei dirti addio,
ma non ne sono capace.
Tu mi sfrutti, una volta
non lo facevi, un giorno
te ne ricorderai.

Ultimo

Credevo fossi l'ultimo,
per fortuna qualcuno
mi segue, non sono solo.
Piove, vorrei essere
una goccia d'acqua.
Essere come altri,
non sono come loro,
mi sto uccidendo da solo,
non verrò più lì.
Non ricconosco il bene,
il male mi è accanto.
Non so cosa fare,
invecchierò, non ho
progetti. Gli altri
scappano veloce, la
mia vita è uuna distruzione, aiutami a
diventare nessuno.
Sono miei nemici.

Vicino

Già mi immagino disteso
su un prato fiorito, col
viso rivolto al sole, non
è come pensi: non ti abbandono,
non l'ho mai fatto.
Quando la monotonia mi pervade,
divento assuefatto, l gioia a volte
è così vicina, non fuggire,
sei dalla parte opposta,
guardami, non compatirmi:
sarei umiliato.
Io ti voglio, ti avvicini
quando ti sogno.
Oh no, non puoi cancellarmi,
il segno della droga
rimarrebbe. E' così bello
essere solitari, in compagnia
della tua sofferenza.

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Data di pubblicazione 08/11/99

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