Forse tutto questo è pura illusione;
desideri che si fanno preda di me e distorcono la mia realtà. Ed
io qui, non so più distinguere verità da immaginazione. Sento
di star vivendo in un amore che non può nascere.
Il solo pensarlo mi sembra una stupidaggine,
uno di quei sogni che sembrano cosi veri da essere scambiati per realtà.
Questo però è ciò che sento; è come mi sento.
Sento emozioni in circolo potenti e dominanti; le cose cambiano continuamente
aspetto e quello che un attimo fa sembrava follia, ora è diventata
possibilità. Non ho abbastanza stima di me per credere davvero,
anche solo per un minuto, di trovarmi in un amore che non può nascere.
Non può succedere a me e crederlo può servirmi solo a farmi
del male. Ma poi ascolto le emozioni e quelle sono cosi chiare! Guardo
nei minimi dettagli ciò che è successo e vedo un amore che
non può nascere. Rivivo la dolcezza di quelle carezze; l'intensità
di un semplice tenersi per mano; quel suo trattenersi, controllarsi per
non cedere. Sento ancora forte l'emozione di quel "bacio" rubato. Un bacio
casto, più intenso per me di qualsiasi bacio di passione. Altre
1000 cose possono dare la misura di ciò che sento circondare noi.
Poi arriva la ragione, si fa gioco di me e prende il sopravvento. Mi dice
che tutto questo non può essere reale. Anche una semplice attrazione
probabilmente sarebbe troppo, non darebbe il senso di ciò che è
successo. In fondo so ben poco di lui e potrebbero essere tutte menzogne.
Una cosa certa c'è e quella dovrebbe spiegarmi tutto: il suo matrimonio.
Poi rivedo davanti agli occhi quegli attimi passati insieme. Risento il
senso di pace che provo quando son li con lui. C'è allegria, tranquillità
e benessere nei nostri attimi. C'è un attrazione da controllare,
ma c'è anche voglia di comunicare. Di conoscersi. Ma forse questa
cosa qui è solo mia e la rivedo in lui per darmi speranza o per
affondare nell'illusione.
È come se qualcosa potesse nascere da
un momento all'altro, io non vedo un'avventura per noi, forse sono solo
troppo coinvolta. Resta il fatto che sento nascere qualcosa di strano.
Qualcosa che non ha diritto di esistere e che quindi non può nascere.
Sento serpeggiare qualcosa di più simile ad un sentimento, che un'attrazione,
tra noi. Sento il sangue riscaldarsi in sua presenza, provo emozioni che
non conosco e vivo attimi che non credevo mi sarebbero mai appartenuti.
La lontananza ora mi darà una mano ad
andare oltre, a non sentire più ciò che sento; mi occuperà
la mente e mi lascerà forse solo questa bella sensazione e il ricordo
di qualcuno apparso per caso nella mia vita, venuto solo a ridarmi speranza
nell'amore e nell'amare... |