Seduto a piedi nudi in riva al mare, ti
guardo mia dolce luna, che mi sorridi e mi abbagli col tuo candore, con
lenzuola di seta, il tuo letto accoglie le mie estremità, le accarezzano
e le rinfrescano, le mie mani sono profonde sulla sabbia, come le radici
di un albero in fiore, distolgo per un attimo lo sguardo dal tuo viso,
per ammirare quel bagliore riflesso dal mare, tanto è vigorosa la
tua luce, che le stelle sembrano siano spente.
Regna il silenzio attorno a me, una quiete
quasi irreale avvolge un’atmosfera sublime, un momento del tempo che si
ripeterà per sempre, ma che solo poche volte potrà trasmettermi
ciò che sto vivendo.
Una serenità ritrovata, una voglia
di rivivere una vita che stavo perdendo, recuperare quei momenti di pace
e tranquillità, che avevo perso tra le braccia di una donna.
Mi sembra di essere leggero come un gabbiano,
alto in cielo, inerte, immobile, trascinato solo dal soffio del vento,
che non ha meta ne confini, mi condurrà in luoghi lontani,
dove potrò riposare le mie sofferenze, chiudere gli occhi e risvegliarmi
un domani più forte, più sereno.
Oh, Dolce Risveglio, credevo di morire
in quei luoghi bui in cui giacevo, ma la tua venuta, mi ha ridato la luce,
la speranza, in giorni che verranno chiari e trasparenti, come l’acqua
cristallina che dà la vita, pieni di odore e colore, come la terra
che dà i germogli, mi daranno sostentamento, alimenteranno la mia
rinata mente, che accoglierà nuovo seme per dar vita a quella nuova
speranza di ritrovare un nuovo angelo davanti a cui prostrarmi e dedicargli
la mia novella vita.
Sarà questa nuova donna che riaccenderà
il fuoco dentro i miei occhi, una nuova passione, un nuovo amore seminerà
dentro di me quella fiducia che si era appassita tra le mani di chi non
ha saputo coglierne i frutti.
Tutto di Lei voglio sopprimere, ogni suo
sguardo, ogni suo sorriso, andrò nudo per il mondo, privo di quel
velo triste che ricopriva il mio corpo, a tutti voglio mostrare la mia
nuova pelle, priva d' ogni cicatrice.
Credo che un dono tanto prezioso quanto
la vita, non possa morire solo per un amore non ricambiato.
Mi rivolgo a voi, giorni che verrete, ogni
vostro momento, sarà per me maestro di nuovi desideri, di quelli
che mi sono tanto privato in tempi assenti. Ogni mattina ad ogni risveglio,
un nuovo sguardo in cielo, a rivedere quel gabbiano che non più
tra le braccia del vento, si lascia cullare, ma con ali spiegate, scompare
tra soffici nubi dorate dal tenue bagliore dell’alba.
Voglio credere che quel gabbiano, stia
andando in luoghi da lui scelti, dove troverà forti appigli dove
riposarsi, nuovo amore con cui cibarsi, dimenticare tutta la via percorsa,
così da non ritrovare più la via del ritorno.
Spero un giorno di poter guardare quel
gabbiano negli occhi e con stupore accorgermi di riflettermi in uno specchio,
lo specchio della vita, che mi auguro di cuore non possa più infrangersi.
A presto mio gabbiano. |