Carissimo Nicola,
inizio questa lettera con il sorriso che
te mi hai ridato ed ora vorrei potertelo donare a mia volta attraverso
queste mie parole, commosse sinceramente... La tua lettera, le tue parole
sono bellissime e mi hanno fatto restare per qualche minuto così,
in silenzio, davanti a loro...
Sono così reali e concrete e sembrano
piccole perle posate sul mio cuore che in questi giorni si è sentito
aggravato...
Non certo per le tue sofferenze, mio carissimo
Nicola... non pensarlo mai te ne prego... dispiaciuto, amareggiato ma non
certo aggravato per quello che provi. Se si è sentito così
era solo per quegli elementi che sono dentro di me, prodotti da quella
fatica indipendente da chiunque e che si produce in me per il mio vivere
e per il volerlo fare e doverlo fare anche a grossi prezzi...
Tu, in tutto questo marasma emotivo, credimi
non centri proprio quando aspetto ogni nuovo giorno per scriverti e parlarti.
Sì, anche nel silenzio.
E' vero, è più difficile.
Molto e a volte così tanto da volerlo spezzare; ma sappiamo così
bene che in certi momenti è proprio lui che ci conforta e
fa sentire vicino, quanto chi ci è più caro...
Sto pensando al corso della tua lettera...
Sì, lo vedo quanto è importante
per te, scrivermi... Lo so bene mio carissimo Nicola, come so bene che
tu dentro sai tutto quello che non sempre traspare nelle lettere, se non
quando il bisogno si fa forte e grida, proprio per quanto ti ho scritto
ieri.
Quella lettera è stata molto faticosa
e ti capisco bene quando dici che è faticoso scrivere, aprirci.
Se ci pensiamo bene, quello di cui parliamo e condividiamo non è
poi così naturale per chissà quante persone, mentre per noi
sì e credo sia un dono.
A volte col pensiero mi soffermo
su queste lettere... Sono vere, sono concrete e per questo anche difficili
da scrivere. Ma hai ragione sai, perché quando anch'io le sento
lentamente scivolare verso i saluti, in me c'è quel sollievo di
cui parli e so che appartiene anche a te. Avessi visto che sorriso dolce
ho sentito sugli occhi posati sulle carezze di queste tue parole...
Perciò, è con questo rinnovato
sollievo che ti assicuro di stare tranquillo per me e che le tue sofferenze
non aggravano proprio niente in me ma invece mi offrono la possibilità
di restare accanto a te in quel silenzio che mi è caro e necessario.
So bene che non ti nascondi da me.... e
ti confido che sentirtelo dire è stato bellissimo. Non preoccuparti,
lo sento nel cuore.
Vorrei che anche tu prendessi semplicemente
alcune profonde mie difficoltà di vita che è da sempre che
le vivo e a volte, sorprendendomi un po' più debole, mi vorrebbero
annegare...
No, non sono false e quello che con fatica
e sollievo ti ho confidato ieri è vero. A volte quando l'esterno
e le inquietudini diventano un arrancare è vero vorrei scappare,
correre su quel prato che te mi hai donato in quei primi versi che mi dedicasti....
Ma come per te è naturale vivere
certi momenti che ti appartengono, pure per me è lo stesso e a volte
capita che fuoriesca con violenza quel desiderio di spazzare via anche
quel po' di dipendenza che ho e sento. Non certo fisicamente, anche se
esiste certo, ma per tutte quelle influenze che da sempre mi vorrebbero
condizionare, modellare, plasmare mentre la mia anima soffre, geme e urla
nel vento del silenzio.
E' vero, mio carissimo Nicola, sto soffrendo
in questo periodo.... Sento che devo lottare e faccio fatica perché
sono un po' stanca, ma vedi, provando a lasciarmi andare come ho fatto,
non so fino a che punto possa esser positivo. Forse dovevo, forse era necessario
per riprendere respiro da questo continuo affanno che mi stringe dentro,
ma quando ero su quella terrazza con la sera negli occhi è stato
terribile.
Sì, ho pianto tutte le lacrime di
questo mondo... ma dentro non sentivo poi così sollievo, forse lì
per lì, fuggevolmente, con l'illusione di strapparmi di dosso pietre
di sofferenza ma poi tutto quello che opprime, resta, lasciando solo un'immensa
spossatezza interiore.
Sorrido, sai, al pensiero di quella promessa.
No, non me la sono affatto dimenticata e come potrei?
E' vero a volte sembra ricoprirsi dalla
possibilità che qualcuno, l'esterno, ci faccia del male. Spesso
è un tale mostro, come un preciso mio tempo passato, ma io, quella
promessa, non l'ho affatto dimenticata, carissimo Nicola e so che, come
tu non permetterai che nessuno ti faccia più del male, io farò
lo stesso. Come non ho dimenticato il nostro patto di confidarci sempre
tutto: è grazie a questo se vengono fuori queste lettere che lo
so quanto per entrambi sono importanti.
Ed è per questo che continuerò
a scriverti...
Desidero rassicurarti. Io lo so che dentro
di te sai contro chi e cosa sto ancora lottando e questo mi rassicura ma
stai tranquillo che terrò conto di quello che sono ora e che mi
accompagnerà al mare insieme alle nostre lettere che ci scriveremo
e insieme a quel bagaglio di cose che sono forti in me
Un forte abbraccio, un sorriso tutto
per te.
Tua Chiara |