Soffia il vento nelle spelonche
intrecciando fra le onde i suoi passi giocosi.
La pioggia scrosciante alberga spettri di impavidi marinai che
neppure il raggio di sole più brillante
potrà mai allietare.
Navi attraccate danzano bruscamente
sulle acque dolenti,
occultandosi nell'ombra.
Vecchi lupi di mare avvizziti mescolano
chiacchiere e fumo,
avvolti da putrido odore di porto.
Strani pensieri fluttuano nella
musica del loro fitto discorrere...
li sento venire a me...
Ansia e solitudine si celano
dentro i loro occhi e
nelle risa sguaiate (ah!ah!ah!),
odiose agli infanti,
disprezzate dalle donne.
Non si dan tregua,
né pace
i loro volti rugosi sciupati dal sale,
cui la voce del tempo,
salendo dagli abissi del palpitante mare
va bisbigliando un addio. |