Dio com’eri bella quella sera, quando
ti ho incontrata, l’ebbrezza del mare sulla mia schiena e le ciocche dei
tuoi capelli sul mio viso, ricordo quel bagliore riflesso dal mare sui
tuoi occhi, sembrava che la luna fosse complice del nostro amore. Eri radiosa
come un bocciolo di rosa, le tue labbra morbide e vellutate quasi intoccabili,
ma quando quei due petali si schiusero in un raggiante sorriso, capì
che saresti stata il fiore più bello del mio giardino, che ti avrei
curata e coccolata come un cucciolo a cui gli era stata donata la vita,
mi resi conto che non eri tanto distante dal mio cuore, che in silenzio
ascoltava il ritmo del tuo amore. Unite le mie labbra alle tue risentii
il sangue scorrere in me i nostri battiti si unirono in una melodia quasi
irreale, che solo il nostro sentimento poté sentire.
Era un sentimento d’amore, che nacque in quella
splendida serata d’inverno, il freddo che ci circondava si tramutò
in un manto morbido e pieno di calore, che ci avvolse in un unico gambo
con due splendidi boccioli, che ai primi tiepidi risvegli di primavera,
avrebbero donato il seme del loro amore ad una splendida farfalla, che
gioiosa sarebbe andata in giro per il mondo portandolo con se.
Ero felice, felice di aver trovato ciò
che Dio dandomi la vita separò da me, era immenso, immenso l’amore
che provavo per te, mi sentivo come un letto di un fiume arido, investito
da una fresca e dolce scia d’acqua, che s’ingrossava man mano che il tempo
rafforzava il nostro amore, un amore per me unico e per sempre. La
notte trascorse, la luna testimone del nostro sentimento s’immerse in quell’orizzonte
che mi sembrava più vicino, i miei occhi riacquistarono la luce,
ed il sole mi sembrava più caldo, più grande quasi raggiungibile,
ma il mio cuore urlava, gemeva, perché rivoleva sentire quella melodia
che lo aveva imprigionato, le mie mani volevano sentire il calore della
tua pelle, la mia mente voleva cibarsi della tua conoscenza, ero impaziente
di rivederti, come una madre dopo un’attesa estenuante voglia vedere il
frutto del suo amore, così ci rivedemmo, splendida meraviglia, Dio
aveva dato in te il dono dell’amore, che tu donandomi mi hai reso la gioia
di vivere.
Mentre il nostro amore cresceva, il tempo
segnava i nostri visi, ma i miei occhi vedevano sempre quel sorriso splendido
che attraversava il tuo volto, le notti si riempivano del nostro odore,
i giorni del nostro candore, gli sguardi della gente erano pieni di gelosia,
per quanto grande era la nostra armonia. Ricordo quella notte come se fosse
oggi, fresca era l’aria, e piena era la luna, rosso era il tuo vestito,
come il colore del tuo sorriso, i nostri sguardi s’incrociarono e ancora
prima che capissero il desiderio che emanavano, i nostri corpi si unirono,
nessun timore, nessun rancore era presente nei nostri cuori, sapevamo che
quello era solo l’inizio di ciò che ci stava crescendo dentro, un
sentimento ancora acerbo, ma che con il tempo sarebbe maturato in un frutto
dal sapore delicato.
Tutto ci siamo concessi, ogni vizio, ogni
gioco, quante promesse ci siamo fatti, e quante bugie abbiamo detto agli
altri, tutto per il nostro desiderio, un desiderio di passione, che ogni
giorno voleva conoscere nuovi confini, quanti posti e quanti luoghi, sono
testimoni del nostro amore, non conoscevamo limiti, nulla ci temeva, eravamo
l’uno accanto all’altra, e questo ci bastava per essere tanto forti da
sfidare il destino, unico e solo vincente.
Gli anni continuavano a correrci intorno,
quasi volessero infierire su di noi, non mi rendevo conto di cosa stesse
succedendo attorno a me, i miei occhi si erano come atrofizzati, non vedevano
il male che mi si aggirava intorno, sentivo la sua presenza, ma non la
sua importanza.
Era iniziata l’estate, una di quelle che ti
leva il respiro, calda e afosa, un giorno, lui mi venne a trovare, un destino
crudele mi prese per mano e mi condusse da te, ignara della mia presenza,
ti vidi scherzare, allegra e soave, con chi si sarebbe rivelato, ciò
che il destino mi aveva svelato, era quel velo che oscurava i miei occhi,
era il male che sarebbe entrato nei nostri cuori, e che avrebbe incrinato
il nostro amore.
Da allora mia adorata, la melodia che invase
il tuo cuore cessò, dando vita ad un ritmo irregolare,
che confuso, scisse in due quell’armonia nata
dal nostro amore, una parte di esso cedette a chi ormai non mi era più
estraneo. Quello è stato l’inizio del mio tormento.
Dolci erano le tue parole, sincere erano le
tue bugie, mi dicesti che nulla di ciò che avevo visto era reale,
tutto era fantasia della mia mente, e che nulla poteva incrinare il nostro
destino. Avevi ragione, un destino già scritto, un destino che ben
presto si sarebbe tramutato in ciò che avrebbe distrutto la mia
vita.
D’allora mia cara sei cambiata, freddo era
diventato il tuo sorriso, e triste era il volto che riflettevano i tuoi
occhi, il tempo scorreva impetuoso, fino al giorno che il mio cuore decise
di unirsi per sempre al tuo, tutto hai deciso, tutto hai segnato, fino
al gran giorno che presto è arrivato.
Gli occhi miei non potranno mai dimenticare
quel candido angelo che radioso mi affiancò d’innanzi all’altare,
eravamo pronti per esseri iscritti nel Grande Libro della Chiesa.
Doveva essere il giorno più bello della
mia vita, ma oggi lo ricordo come lo sbaglio più grande della mia
esistenza.
Tutto è passato, e di quel giorno nulla
più sarà ricordato, ci siamo sempre imposti fedeltà
e sincerità, ma ormai il male soffocava il tuo cuore, e la tua mente
confusa e impaurita si ribellò a quella vita da te scelta. Tanto
fu l’affetto che non mi concedesti e tanto fu l’onore che mi togliesti
quando quella sera ti aspettai in silenzio per ore, solo per vederti o
magari per parlarti, di quell’amore che tra noi stava ormai morendo, volevo
che quel fiore non appassisse, che potesse ridare il seme del nostro amore,
ormai perduto, a quella splendida farfalla che anni addietro se lo portò
via con se, ma tu cancellasti quel mio desiderio con un gesto ignobile,
quello di esserti concessa a quel destino che da tempo stava infierendo
sul nostro amore, quella persona che ritenevi solo un amico, ma in realtà
era solo quel Destino Vincente che cercammo di affrontare insieme.
Adesso che tutto è finito mi sono reso
conto di quanto falso era il tuo amore, spero di tutto cuore che il destino
possa ricambiare ciò che un tempo non hai voluto più amare.
Addio, persona Amata. |